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Bruno Aprile

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Paradossi italiani

C'è gente, che simpatizza in maniera abbastanza palese per una certa corrente politica/partitica, che non si rende conto di quanto paradossale e contraddittoria sia la posizione assunta (praticamente a 90°).

 

Queste persone avrebbero pure la pretesa che altri vedessero nelle loro contraddittorie e paradossali posizioni la verità assoluta o la miglior cosa da fare.

 

Parlano di giustizia, di equità, di rispetto delle regole e soprattutto di democrazia, citando spesso la Costituzione italiana (che dimostrano di non conoscere non appena citi alcuni aspetti fondamentali) mentre sono i primi a violare tutte queste cose.

 

Giustizia:

La legge è uguale per tutti (artt. 3, 28 e 54 Cost.) ma quando ci sono in ballo controversie che coinvolgono la Pubblica Amministrazione e i cittadini, sapendo e lamentando molti come (mal)funziona la P.A. e sapendo che i cittadini in sede di giudizio NON LA SPUNTANO QUASI MAI, guai a toccare la giustizia.

Si perdono nel sostenere delle lotte politiche/partitiche con lo stesso entusiasmo e la stessa passione dei bambini quando ricevono un nuovo giocattolo.

 

Equità:

Parlano di pari diritti e competono per prevalere sugli altri con OGNI mezzo anche nel mondo del lavoro, con persone che sono per come si suol dire "nella stessa barca", e con disonestà più che capacità (raccomandazioni, leccaculismo, voti di scambio)

 

Rispetto delle regole:

Quando sono i primi a consentire ai politicanti che hanno votato, e per cui tifano, le mancate applicazioni di diritti costituzionali esistenti e mai applicati o male applicati, la mancate applicazione di leggi e regolamenti.

Insomma, sembra che per questa gente per alcuni sia consentito violare leggi, regolamenti e per altri no.

 

Democrazia:

per questa gente la democrazia è basata sulla sola Democrazia Rappresentativa, ma non solo... secondo loro dovrebbe essere basata sulla minoranza dei rappresentanti eletti.

Insomma, rinunciano sia al proprio potere di cittadino sovrano e pretendono che facciano così anche gli altri.

 

Molti di loro sono anche convinti di avere il coraggio di lottare più di altri solo perché scendono nelle piazze, come se il coraggio lo si dimostrasse solo scendendo nelle piazze. Il coraggio lo si dimostra anche scendendo nelle piazze, ma a sostenere soprattutto la realtà dei fatti, e a dire cose forse impopolari e che si scontrano con il reale potere e non con i suoi burattini.

 

  • Ci sono principi costituzionali inapplicati dalla nascita della Costituzione italiana, che darebbero più potere ai cittadini  (art. 50 - petizione popolare), ma nessuno è mai sceso in piazza per chiederne una legge attuativa. Gli metti davanti l'evidente realtà (che non esiste tale legge) e fanno finta di nulla continuando a scendere in piazza per sostenere le campagne politiche dei politici e/o dei partiti che hanno negati a TUTTI i cittadini tale diritto di partecipazione.
  • Ci sono principi costituzionali che darebbero ai cittadini (artt. 71 e 75 Cost.) il potere di proporre leggi agli eletti e di abrogare le leggi fatte dagli eletti ostacolati da 40 anni dagli eletti, che si sono quindi impossessati di tali poteri cui sono titolari i cittadini elettori per trasformarli in strumenti plebiscitari, e nessuno scende in piazza per questo. Gli poni davanti anche questa evidente realtà ma invece di scendere in piazza per chiedere il rispetto di tali poteri dei cittadini (in nome dell'art. 1 Cost.) continuano a scendere in piazza a sostenere le campagne politiche dei politici e/o dei partiti che hanno negato a TUTTI i cittadini tali poteri.
  • Ci sono leggi che hanno vagamente applicato i principi costituzionali di cui sopra, che a livello locale potrebbero essere resi anche più incisivi se i cittadini lo richiedessero, non ancora utilizzabili perché inapplicate dagli amministratori locali, ma nessuno scende in piazza per pretenderne l'onesta applicazione e l'utilizzo. Gli poni davanti anche questa evidente realtà ma invece di scendere in piazza per chiedere l'onesta applicazione di tali leggi e poter esercitare realmente la sovranità che gli appartiene continuano a scendere in piazza a sostenere le campagne politiche dei politici e/o dei partiti che hanno negato e negano tuttora a TUTTI i cittadini tale esercizio.

 

Insomma:

E' peggio che parlare a degli idioti perché dagli idioti non si può pretendere più di tanto (essendo idioti)... ma è parlare a gente intelligente, anche colta e istruita, ma ipocrita, egoista, opportunista, ambigua e falsa... che paradossalmente vuol far credere che tutti gli altri siano come mostrano invece di essere loro.

 

Guardatevi allo specchio e cercate almeno di tacere, fareste una più bella figura, perché chi sa di avere torto e tace dimostra almeno umiltà.

Chi sa di avere torto e vuol far credere di avere ragione o di essere coraggioso è il peggior  presuntuoso e vigliacco di chi accusa essere tale.




Source: http://brunoaprile.ucoz.com/publ/0-0-0-0-1
Categoria: Articoli vari | Aggiunto da: BrunoAprile (2011-02-02) | Autore: Bruno Aprile E W
Visualizzazioni: 1231 | Voti: 0.0/0
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